Da cosa deriva la conflittualità tra chi va in #auto e chi va in #bici?
Le strade, per come sono fatte, suggeriscono che le auto sono padrone, inducono chi le guida ad andare veloce, e a fare poca attenzione. Queste condizioni si interrompono quando c’è un ciclista, facendo sentire chi guida a dusagio.
L’articolo analizza le ragioni storiche che hanno portato al conflitto attuale, e a come risolverlo con strade disegnare meglio.
@ciccillo
quando attraverso i marciapiedi trasformati in ciclopedonali percepisco il disagio dei pedoni e mi dispiace. Anche se riduco la velocità o mi fermo vicino ai pedoni, li vedo spaventati dal mio passaggio. Spesso non si accorgono di me se non all’ultimo, e quando scampanello la maggior parte cerca di farsi da parte in modo precipitoso, come se li stessi per investire o chiedessi spazio, mentre voglio solo farmi notare con un po’ di anticipo.
@rivoluzioneurbanamobilita @energia
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Se ho una strada con una ciclopedonale (o area pedonale con eccezione per le bici) e una parallela semplice e sono in bicicletta al 99% sceglierò la parallela semplice perché la ciclopedonale la trovo molto più a rischio incidenti!
Beh oddio, è vero che le carreggiate sono aperte a tutti, bici, auto e pedoni, ma bisogna ricordarsi che sono principalmente destinate ai veicoli. Ci puoi andare ma per attraversare fuori dalle strisce devi dare comunque modo agli automobilisti di vederti e fermarsi. Che poi gli automobilisti hanno il vizio di correre è un altro paio di maniche.
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certo, e le biciclette hanno le loro norme di comportamento che praticamente nessuno rispetta per intero
https://www.aci.it/i-servizi/normative/codice-della-strada/titolo-v-norme-di-comportamento/art-182-circolazione-dei-velocipedi.html
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