L’Autorità norvegese per la protezione dei dati impone un divieto a Meta di effettuare pubblicità comportamentale basata sulla sorveglianza e la profilazione degli utenti in Norvegia. Il divieto sarà inizialmente applicato fino a ottobre.
Meta traccia in dettaglio l’attività degli utenti delle sue piattaforme Facebook e Instagram. Gli utenti vengono profilati in base alla loro posizione, al tipo di contenuti a cui mostrano interesse e a ciò che pubblicano, tra gli altri. Questi profili personali vengono utilizzati per scopi di marketing - la cosiddetta pubblicità comportamentale. L’Autorità norvegese per la protezione dei dati ritiene che la pratica di Meta sia illegale e sta quindi imponendo un divieto temporaneo di pubblicità comportamentale su Facebook e Instagram.
Nel dicembre dello scorso anno, la Commissione irlandese per la protezione dei dati ha emesso una decisione a nome di tutte le autorità per la protezione dei dati in tutto il SEE, stabilendo che Meta ha condotto una pubblicità comportamentale illegale. Da allora Meta ha apportato alcune modifiche, ma una nuova decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea (curia.europa.eu) ha stabilito che la pubblicità comportamentale di Meta non è ancora conforme alla legge. Pertanto, l’Autorità norvegese per la protezione dei dati personali ha deciso di intervenire imponendo un divieto temporaneo.