I ricercatori di Google affermano di aver utilizzato le cuffie esistenti con cancellazione del rumore per ottenere letture del polso aggiornando il loro software.
Il tipico monitoraggio della frequenza cardiaca nella tecnologia indossabile, come gli orologi intelligenti o gli auricolari wireless, si basa almeno in parte sulla fotopletismografia (PPG), che utilizza impulsi luminosi per misurare l’attività del sangue. Funziona generalmente bene, ma ha i suoi limiti. Gli scienziati di Google hanno scritto in un nuovo blog di ricerca individuato ieri da 9to5Google di aver provato un approccio diverso, chiamato audiopletismografia (APG), che utilizza gli ultrasuoni per misurare la frequenza cardiaca. E lo hanno fatto con auricolari ANC (active noise cancelling) disponibili in commercio e un aggiornamento software.